Search for Fame Records – Albums Review

searchforfameHo ricevuto da poco un bel pacco dalla Search for Fame Records di Düsseldorf. Lo scambio è avvenuto tra le due label in tempi da record, mi scrive Fanta (batterista degli Sniffing Glue e anima dell’etichetta) due settimane fa e ora son già qui con in mano 12 delle loro 19 uscite. Parlando con lui ho capito che l’etichetta è un modo per stamparsi i dischi della loro band e avere il controllo sulla distribuzione, attitudine diy a manetta, tanto che mi dice che le coproduzioni le fanno solo come edizioni limitate per la distribuzione europea, come Search for Fame fanno solo uscite singole. Facendo un po’ la stessa cosa con Nuclear Chaos e NoWhiteRag (anche se produzioni singole per ora me le sogno) ho subito simpatizzato per i giovanotti tedeschi e ho accettato ben volentieri lo scambio con tutta roba made in italy. Di base stampano Punk-hc, anche perché gli Sniffing Glue fanno quel genere lì ma non mancano band con influenze punk-rock, NYhc e più sperimentali. Mi sembra una buona idea passare in rassegna tutti questi dischi, alcuni dei quali sono veramente belli, e fare conoscere alcune di queste band anche in Italia, dove immagino non siano molto conosciute. Questo è quello che è venuto fuori in una gelida mattinata emiliana tra legno nella stufa e dischi punk:

THE HIGH SOCIETY
“Schatten über Nürnberg” 7″

Partiamo con l’ultimo 7″ degli High Society. Grafiche bianco/nero e testi fotocopiati dentro. Il buco del vinile è grosso come quelli che compri ai mercatini dell’usato, credevo avessero smesso di farli negli anni ’80, e invece scopro che tutti i dischi targati Search for Fame hanno, permettetemi l’espressione, il buco largo… Sia dalle grafiche che dal sound è tutto molto old school, punk anni ’80 appunto. I giovanotti vengono da Norimberga, sul loro sito non ci sono molte informazioni e a cercare su google vengono fuori etichette indie improbabili e la scheda di un musical anni ’50 cantato da Frank Sinatra! Torniamo al gruppo, dicevo punk vecchia scuola che rimanda a band americane come Reagan Youth, e che segue le orme di band più recenti come  gli scandinavi No Hope For the Kids. I testi sono in tedesco, cantati ruvidi ma melodici su una batteria mid-tempo pompata e riff di chitarra cupi e paranoici, come piace a me. La prima canzone parla di Norimberga, “Schatten über Nürnberg” che da il titolo al disco e canta “città piena di gente ottusa e ignorante e sbirracci fascisti..”, secondo pezzo “Angepasst stat angepisst”, rabbioso pezzo con splendi riff, la nota in inglese riportata sotto il testo dice “Never give up, never give in”. Lato B, “Armando” parla di come il governo tedesco si relaziona con l’immigrazione prendendo il caso della popolazione turca, la più numerosa in Germania, se i migranti lavorano duro e sono disposti a conformarsi va tutto bene, i restanti sono segregati in ghetti…non basta autocelebrarci nazione multiculturale per nascondere la natura “disonesta, razzista e inumana”. “Einheitsfront” chiude il 7″ subito attaccata alla precedente. “Chi non lavora non dovrebbe mangiare”, questo è un inno alla pigrizia, considerato uno dei peggiori difetti in una società basata sulla produttività e non sul lavoro. Musicalmente le 4 canzoni non si differenziano tanto, ma nel complesso gli High Society sono un ottimo gruppo con ottimi spunti, hanno all’attivo 3 7″, spero esca a breve un full lenght, dei dischi che mi son arrivati sicuramente questo è uno dei più interessanti.

DISCO VIETNAM
“Disco Vietnam”  7″
“Dong xuan” 7″

Due bei 7″ datati 2009 il primo 2010 il secondo, firmatii Disco Vietnam. Li recensisco insieme dato che le grafiche e il suono sono sequenziali e praticamente identici. Hc a 45rpm sparato a manetta con voce roca e ruvida che canta in inglese testi brevi e semplici ma interessanti. Un pezzo contro il Lidl, spacciatore di cibo di merda targato Germania. Bella “Disco Vietnam”, ragazzi semplici che gli piace bere birra e suonare in giro senza pretese. In “Dong Xuan”  la mia preferita è “Acqua Life”, nonostante il titolo quasi comico, la canzone è serissima: o vivi segregato in gabbie oppure se decidi di uscire nell’oceano non sarai mai come i delfini nei film e devi alzare il prezzo della tua pelle se non vuoi essere sbranato dai pescecani, e in questa lotta alla sopravvivenza ne esci solo con cicatrici! A volte la voce arranca ed è forse troppo bassa di volume ma comunque il suono grezzo e violento spacca e meritano un ascolto!

 

Gli Sniffing Glue suonano in giro dal 2006, vengono da Dusseldorf e suonano un punk-hc aggressivo e preciso assolutamente non banale: voce ruvida, batteria che non si da pace un attimo e riff che tagliano la gola. Si sentono molto influenze americano alla BlackFlag e Minor Thret, al primo ascolto mi ricordano anche i danesi Admi Petersen Arme anche se un filino più melodici ma è solo un’impressione e ridurli in un genere e basta credo sia riduttivo, sono un gran gruppo. Questi sono i dischi che ho tra le mani:

SNIFFING GLUE
“Suburban suicide, suburban violence” 7″

Secondo Ep degli Sniffing Glue. Tre canzoni che ti rimangono subito in testa, lato A “Subarban Suicide, subarban violence”, bellissimo pezzo più punk-rock che hc parla di 5 ragazzi di 15 anni morti in una rapina, non so se sia cronaca nera tedesca o frutto dell’immaginazione per raccontare un’ennesima storia di violenza di periferia come tante dove non ci sono ragioni per vivere e nemmeno per morire. Assolo scordato che ricorda la melodia  di “Don’t drag me Down” dei S.D. ma forse è solo un caso…comunque mentre scrivo mando indietro la puntina almeno 5 volte, bel pezzo, sicuramente il più figo del disco. Lato B si cambia musica, 3 pezzi hc a tutta birra! Ultima nota: copertina bellissima con disegno degno di un 13enne depravato che dipinge Topolinia come un sobborgo in fiamme in mano a topolini e pippo violenti con coltelli e tirapugni.

SNIFFING GLUE/PRESS GANG  
“split” 7″

Split datato 2009. Partiamo con i Press Gang, Punk old school e selvaggio alla KBD, con ritmiche potenti non troppo veloci, voce rozza e grossa un misto tra Black Flag e GGAllin, soprattutto il primo pezzo “Fed Up”, il testo è una dichiarazione di guerra al mondo, punks stufi di tutto: lavoro, soldi, cibo, sesso e perfino della musica punk…Secondo pezzo “I know better” altro testo nichilista questa volta “non giudicarmi, non ti ascolto, non parlarmi ecc ecc..”, abbastanza scontati ma musicalmente validissimi. Il lato degli Sniffing Glue scorre più veloce, 3 pezzi nel loro stile Punk-hc, testi urlati dall’inizio alla fine, segue le orme del 7″ precedentemente recensito!

SNIFFING GLUE
“Sniffing Glue” Lp

Secondo full lenght del gruppo, datato 2011. Il suono è più compatto dei precedenti lavori, e la registrazione è un pugno in faccia. Partiamo con “Can’t tollerate anything”, una delle migliori, chitarre ossessive, testi cadenzati che poi esplodono in cambi di tempo tutti da pogare. Dopo due pezzi hc pestati sulla scia del primo passiamo a “Clarence Road” dove ritroviamo la vena punk-rock del gruppo che ci propone un bellissima canzone che parla delle rivolte di Londra del 2011 appunto a nord della città. In “Blinded by trouth” si scopre la vena Deadkennedysiana, una cavalcata selvaggia melodica senza sosta “the real complication for my generation seems that this struggle’s a game”! “Pressure” propone nuove sonorità ancora, ritmo e chitarre ossessive, voce che echeggia come un lamento “follow me to the spiral of destruction”. Lato B, parte con “I don’t remember”, cantilena pankeggiante che ti rimane subito in testa. Con “Nightmare” si torna a roba più pestata e vomita angoscia e rabbia. Dopo altri 3 pezzi hc si arriva a “Fighter”, punk malinconico e urlato con violenza, uno dei più belli del disco. Con “Dead Birds” si chiude il disco “can’t you see I’m just as cute as the dead birds on the street”, poesia nera! Ottimo disco, veramente consigliato!

HYSTERESE
“Hysterese” Lp

Strano disco, gli Hysterese sono un mix di punk’77 con sound potente e influenze hc, doppia voce maschile/femminile e un sacco di cori melodici. Non ci sono foto e la grafica non sono altro che il logo del gruppo e i testi scritti che a prima vista sembrano geroglifici…è invece i testi sono cantati in inglese ma leggendo una parola ogni 30 secondi di questo font di merda non riesco a starci dietro, scelta pessima, peccato…nonostante questa pecca, musicalmente è roba fresca che suda passione, ti rimangono subito in testa e viene voglia di riascoltarli subito. Sul loro sito vedo che hanno fatto un demo su tape con copertina incisa e fatta tutta diy, bella roba! Dateci un occhio e un ascolto che meritano!

KRAUTBOMBER
” II ” Lp

Scambio questo disco perché nella descrizione dice che ha la cover è fatta a mano con spray e stencil e infatti me ne arrivano 2 copie una rossa e l’altra dorata su cartone rigido che emana una puzza di plastica e diy incredibile! I Krautbomber suonano un punk ruvido, i testi sono in tedesco e non ci capisco un cazzo anche perché sono scritti a mano senza spiegazioni e traduzioni. Sul sito Search for Fame li rimandano a sonorità come DACKELBLUT, ANGESCHISSEN, OMA HANS e TURBOSTAAT, ma non conosco nessuna di queste band. I pezzi scorrono bene, non sono scontati ma non è il mio genere e la scelta di non mettere nemmeno una riga in inglese mi sembra una cazzata considerando che un disco una volta stampato gira il mondo e il punk se è solo musica non sa di un cazzo…

VENGEANCE
“The message is fuck you” 7″
“…are a bunch of pc-wimps” 7″

Come per i Disco Vietnam recensisco entrami i 7″ dei Vengeance dato che sono uno il proseguo dell’altro. Qui abbiamo Hc all’americana con chiari rimandi a Agnostic Front e Cause for Alarm sopratutto nella voce e nei cori. Partiamo con “The message is fuck you!”. Niente di nuovo ma suonato abbastanza bene. Testi politicizzati, che parlano della scelta tedesca di affiancare l’esercito americano in Afghanistan, di repressione sbirresca, di religione e di omologazione oltre che un testo più personale “I hate myself” che parla da solo “everybody gets away from me, I don’t have place in society”. Con il 7″ seguente ” …are a bunch of pc-wimps” il suono migliora incredibilmente e anche il cantato, un po’ più ruvido e compatto con la musica. “Commitment” con un po’ di presunzione ci spiega lo stile di vita della band, punk da 10 anni senza intenzione di smettere. Degna di nota “No unity” che canta “…fuck your values, fuco your scene, fuco your dream about unity, I won’t join your stupir crew, macho boys I’m sick of you”, punto di vista interessante considerando il genere musicale che nel primo disco sembrava attingere esclusivamente dal NYHC dove la parola “unity” viene spesso usata a sproposito. Mi sembrano in gamba!

CHEAP SOLUTION
“Wizard of chaoz” 7″

Ultimo disco targato Search fro Fame Records che ho scambiato con Fanta. Quasi due minuti di intro martellante con chitarre pesanti esplodono in un hc minimale con voce grossa che canta in inglese di skate, alienazione, depressione e confini da distruggere. In alcuni pezzi alterna parlato ad urli sguaiati, gran cantante! Il chitarrista di tanto in tanto invece spara assoli quasi hardrock. Un bel disco! I Cheap Solution sono di Stoccarda e scopro dal loro sito che si son sciolti qualche settimana fa, peccato speravo in un disco intero, invece “Wizard of chaoz” chiude la loro storia iniziata appena 3 anni fa…

Work in progress // Lavori in corso

Hey Folks!
I’m working hard to make this website full of stuff and intelligible the best I can. Be patient and in few weeks I hope to fill most of all the releases pages with reviews, pictures and infos about the bands. The same for the Distribution Catalogue page. Please get in touch to make trades, send your stuff, collaborate with us or just to say fuck off. At this moment I can’t translate all the posts, especially the interviews, I’m sorry but I’m not so fast to do this kind of things and I don’t have many time…

Hey gente!
Mi sto dando da fare per rendere questo sito il più navigabile possibile e riempirlo di materiale. Portate pazienza e in qualche settimana spero di riempire tutte le schede delle releases con foto, recensioni e informazioni sulle band. Lo stesso per il materiale in catalogo della distro. Scrivete per scambi, mandarci il vostro materiale, collaborare o semplicemente per mandarci affanculo! Se qualche perdigiorno che conosce bene la lingua inglese avesse voglia di collaborare e tradurre interviste/recensioni/bio dei gruppi sarebbe figo dato che il sottoscritto non ha troppo tempo e sopratutto non è troppo ferrato a fare questo tipo di cose….

Zanna

Meanwhile…Nel frattempo:

Dishonour Squad Interview

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Intervista a Fab Cirotti, Ivan D.M. e Alex Maiorano (datata inizio 2012), ex membri dei Dishonour Squad, punk band di Sulmona ormai scioltasi da diversi anni. Nuclear Chaos partecipò alla coproduzione dell’album “Century of Fear” nel 2006.

Come sono nati i Dishonour Squad? Storia e discografia pleeeeease!

Fab: I Dishonour Squad si formano nel 2002 con me alla voce, Alessandro alla chitarra, Ivan alla batteria e Maichol al basso. Nel 2003 dopo una serie di concerti in giro per l’italia incidiamo il nostro primo promo “Hate of Punx” e veniamo contattati dalla PurepunkRecords per incidere un 7ep split con i Swellbellys. In quegli anni la line-up subisce un cambiamento, Fabio prende il posto di Maichol al basso e nel 2006 incidiamo l’album “Century of Fear”. Dopo aver diviso il palco con band quali Duane Peters and the Hunns (TNT,Perugia) , Vice Squad (Forte Prenestino,Roma), Payback, Fourth Sin, Pinta Facile,No White Rag lasciammo la scena punk hc alla fine del 2006.

“Century of Fear” è datato 2006. Cosa è success dopa l’uscita del disco? Quando e come è accaduto lo scioglimento? 

Fab: Dopo l’uscita del disco continuammo a suonare ancora per un anno, ci furono ottime recensioni del disco e grandi soddisfazioni da parte nostra. Purtroppo però arrivammo ad un punto dove la piccola città diventò un po’ stretta, infatti da li a poco io ed alex decidemmo di andar a vivere in germania. Di conseguenza il gruppo si sciolse mantenendo immutati i rapporti di amicizia tra i membri della band.

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Cosa avete combinato in questi 6 anni? 

Alex: In sei anni abbiamo fatto miliardi di cose. Io e Fab siamo stati in Germania insieme per un po´, siamo tornati e abbiamo iniziato con Bones Bag e One Trax Minds. Ivan ha sempre suonato e Fabio, bassista anche lui progetti musicali quali Rise from the agony e While you wait.

Vedi BonesBag e Onetraxmind due progetti completamente diversi dai DishnourSquad o semplicemente come un’evoluzione naturale?

Alex: Chiaro che il progetto almeno per OTM è totalmente differente sul lato musicale e sul lato professionale non perche´ il punk hc non lo sia ma perche eravamo giovani e non badavamo a cose e dettagli a cui oggi badiamo. Io personalmente a malapena accordavo la chitarra.

Chi scriveva i testi? Hanno tutti un forte connotato politico di protesta e rabbia, spesso assente in gruppi punk giovani. Mi viene in mente Hate of Punx, Tax the rich, Jamm’mo… 

Fab: I testi sono stati scritti per la maggior parte da me, ma anche da Alex ed uno da Ivan. Si in quegli anni anni l’incazzatura era davvero molta i testi parlavano di una situazione sociale tristissima sia per le vicende mondiali ma anche per quelle che ci toccavano in prima persona, e devo dire che oggi giorno purtroppo la situazione è peggiorata e si sta andando verso un lungo ed inesorabile declino.

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Sempre parlando di Jamm’mo’, spiegaci meglio a che episodio si riferisce.

Ivan: lo jamm’mo fu una rivolta popolare che si tenne a sulmona il 2 e 3 febbraio 1957 dove molti cittadini ,specialmente operai ,contadini e uomini di manovalanza stanchi dei continui soprusi del governo e da parte degli uomini di potere del capoluogo (l’Aquila) cominciarono a stufarsi…la goccia che fece traboccare il vaso fu quando volevano trasferire il distretto militare a l’aquila ,e quindi per molte persone fu un male perchè mentre per fare le normali commissioni poteveno recarsi semplicemente nella loro città adesso erano costretti ad andare a l’aquila e spendere soldi per il viaggio..soldi che allora non c’erano visto che sulmona a quei tempi viveva soprattutto di agricoltura e lavori occasionali…in quei giorni la gente si riverso’ nel centro di sulmona cominciando a spaccare tutto, prendendo di mira il comune e altre sedi…i sanpietrini furono letterarmente sradicati dal terreno e lanciati contro le forze dell ordine, che arrivarono anche da l’Aquila e altri paesi per ceracare di placare la rivolta dei sulmontini, che pero’ non mollarono subito…fu uno scontro epico e memorabile e per noi nuove generazioni e’ un motivo di orgoglio pensare che nella nostra città alla gente non piaceva farsi mettere i piedi addosso…oggi la gente di sulomona non è piu’ la stessa dei tempi dello jamm’mo…

Un’altra curiosità? “Sulmona Breakfast” ti dice niente? 

Ivan: Sìi e’una canzone dei zetazeroalfa, la scrissero dopo aver pestato, in 50, una quindicina di ragazzi e ragazze (me compreso), durante un loro concerto a Sulmona…il titolo si riferisce al fatto che ci si sono mangiati a colazione..divertente, ora ci rido su’…

Sulmona ha forti connotati anarchici e antifascisti. Nel vostro disco questo sentimento era ribadito in diverse canzoni contro sbirri, chiesa, nazismo e politicanti. Questa rabbia è ancora accesa o col tempo si è affievolita?

Fab: Anche se sono passanti un po’ di anni le nostre idee e le nostre convinzioni rimangono sempre le stesse, la rabbia aumenta di giorno in giorno visto la situazione odierna.

Tra la track list di Century of fear compare anche una bellissima cover di DeAndrè, “Chi non Terrorizza”. Di chi è state l’idea? e perché avete scelto proprio questo pezzo?

Fab: L’idea collettiva era di fare una cover del grande De Andre’ e quella che secondo noi, poteva rispecchiare il nostro dissenso verso questa società era “Il bombarolo” che abbiamo rinominato “Chi non terrorizza”, non tralasciando la bellezza e l’emozione che sono racchiuse in questo pezzo.

A livello di testi e musica sono cambiate molte cose dai Dishonour Squad a BonesBag e OneTraxMinds…quello che ho ritrovato però ai vostri concerti e bazzicando dalle vostre parti è che l’attitudine è rimasta la medesima. come la vedi questa cosa?

Alex: E´ cambiato molto si, diciamo che puo´sembrare che con I D.Squad eravamo più incazzati e ora diciamo piu´ rock and roll menefreghista come qualcuno potrebbe dire. Da parte nostra Otm penso che forse siamo ancora piu´ incazzati di prima e ancora siamo sempre antisociali e continua a farci schifo quello che ci faceva schifo quando abbiamo iniziato, è solo che ci piace dire nelle nostre canzoni anche storie personali di vita, amore o quello che sia, o magari cercare di parlare di temi scontati in maniera diversa.

Sulmana è un paesone grande ma nemmeno troppo per essere una città, un po’ isolato. Nonostante questo avete una scena vostra, organizzate concerti, tanti ragazzi suonano e si sbattono, c’è una forte aggregazione che difficilmente si ritrova in città del nord Italia. Cosa ne pensi?

Alex: Penso che Sulmona per quanto sia piccola ha offerto fin troppo. Possiamo vantarci di tre quattro bands, un’etichetta e uno studio di registrazione di livello. Io ho fatto sempre il possibile per portare bands, organizzare concerti e cercare di fare qualcosa. Questo e cio´ che ti porta a fare la noia e la voglia di musica. Io credo che le migliori bands vengano dai piccoli posti perche´ solo li c´è qualcosa di magico, di vero che è chiaramente non fatto per moda. Noi ci siamo sbattuti veramente per questo, ci abbiamo creduto e ci siamo aiutati a vicenda. Quando avevamo 13 anni io e Fab (cantante D.Squad) ricordo andavamo ai concerti che Ronnie e Ivan (Otm) facevano e ci sentivamo fighissimi dopo parlare con loro e chiedere di registraci cassette punk.

Ivan: Penso che forse ci sono molti ragazzi che oltre ad ascoltare punk rock lo suonano anche…e ce ne sono altri che sono molto portati per organizzare eventi…si non essendo una grande città per questo non ci possiamo lamentare, ho visto città piu’ grandi con una scena piu’ fiacca rispetto alla nostra, non so forse alcuni ragazzi pensano di non essere portati per suonare o per organizzare e quindi si lasciano andare, e si limitano solo ad ascoltare la musica..io e gli altri siamo dell’opinione che se vuoi qualcosa alzi il culo e provi a farla e a prendertela..

Con BonesBag e Onetraxminds avete fatto un singolo benefit dopo il terremoto che ha distrutto l’Aquila e le zone limitrofe. Parlaci di questo progetto. Come avete vissuto questa tragedia, vi ha colpito direttamente? Cosa sta succedendo ora che le telecamere se ne sono andate e nessuno se ne interessa più?

Ivan: si abbiamo scritto una canzone che si chiama “love this land”…l’abbiamo registrata in due versioni: elettrica e acustica..l’abbiamo registrata tutt insieme ossia basso e batteria dei bones bag e chitarre degli one trax minds, poi alcuni di noi hanno cantato ognuno una strofa e tutti insieme il coro…ci siamo sentiti in dovere di farlo e visto che siamo musicisti ci sembrava giusto farlo… è stata una brutta esperienza qui da noi, ma oso soltanto immaginare ciò che hanno provato i cittadini aquilani..per non parlare di tutte le speculazioni da parte del governo che ci sono state dopo per la ricostruzione..e tutte quelle persone che hanno vissuto nelle tendopoli e che ancora oggi non hanno una casa…e’stato uno schifo..non si puo’ dare colpa alla natura è vero, ma bisogna dire che l’aquila dopo il terremoto è stata colpita duramente, nell’edilizia, economia ecc..e nessuno ha fatto niente apparte i cittadini che si sono dimostrati davvero forti

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In “Love this Land” come in “Jamm’mo’” si capisce come siate attaccati all’Abruzzo e alla sua storia, un’amore che non ha niente accheffare con orgoglio campanilistico e nazionalistico e l’avete tirato fuori nella maniera più bella e meno scontata che si possa fare. Cosa ne pensi?

Fab: Si infatti “Love this land” è stata composta appositamente per la tragedia avvenuta a L’Aquila e non ha nulla a che fare con idee politiche di patriottismo, come qualcuno che non ci conosce potrebbe credere

Domande random a raffica: raccontaci qualche aneddoto divertente riguardante Dishonour Squad

Alex: Ivan all´ateneo occupato non era in grado di suonare perchè era troppo ubriaco, dopo due pezzi finimmo il concerto o una cosa del genere. Fu allucinante, ci rimasi malissimo perchè suonare a Roma era importante ma adesso mi viene da ridere..

Raccontaci qualche aneddoto triste riguardante Dishonour Squad

Fab: Per fortuna non ci è mai capitato nulla di triste,a parte quella volta che io ed alex abbiamo dovuto cacciare dalla band il nostro primo bassista Maichol, con il quale abbiamo sempre un buon rapporto di amicizia, per poi sostituirlo con Fabio

Miglior concerto mai fatto? Miglior gruppo con cui avete suonato?

Fab: Sicuramente per me il concerto di Perugia dove abbiamo diviso il palco con Duane Peters and the Huns… a quell’ età vedere sotto il palco Peters che muoveva compiaciuto la testa mentre suonavamo fu il massimo!!

Che rapporto avevate con gli altri gruppi della scena punk italiana?

Alex: Rapporti piu´che altro con gruppi di Roma e qualcuno del Nord, ma diciamo non tanti, era piu´difficile come sai, a differenza di oggi che abbiamo mille mezzi di comunicazione velocissimi..

Alcool e droga: passatempi, inconvenienti o minacce? 

Fab: Possono essere tutte e tre le cose sopraelencate, sicuramente qualche sbornia o qualche canna non sono da classificare con altre cose che personalmente non ho mai avuto la fortuna di assumere

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Farete mai un concerto di reunion prima dell’apocalisse?

Fab: Certo la creeremo noi l’apocalisse!! Avevamo in mente qualche tempo fa di organizzare una reunion ma per problemi di tempo non si è fatto più niente. Per me i Dishonour Squad saranno sempre un pezzo del mio cuore, più che una band è stato uno stile di vita.

Rimanendo in tema. Cosa ti aspetti dal futuro? 

Fab: Mi aspetto di continuare a suonare con i BonesBag in giro per l’Europa e chissà di ampliare i nostri confini un giorno, auguro lo stesso ad Alex e Ivan con i OTM.

Chiudi come vuoi!

Fab: Ammiro tutti quelli che hanno un sogno e ci lavorano sopra per farlo avverare, mi fanno schifo le persone che vogliono apparire per come non sono, nascondendosi dietro falsi ideali e false amicizie, che prima o poi si rispecchieranno sulle loro facce di cazzo….